In «Scusi lei... ucciderebbe mio marito?», gag e fraintendimenti, con bel ritmo e belle musicheFarsi seguire dagli avvocati dello studio tutto matto in cui si svolge la commedia della compagnia Micromega, che ha debuttato al chiostro di S. Eufemia per la rassegna Teatro nei Cortili, non è proprio affidabile, ma il divertimento è garantito. In Scusi lei... ucciderebbe mio marito?, diretta a tutto gas dal regista Enrico Matrella, ogni personaggio è un «numero», non solo per simpatia ed estrosità, ma in quanto a potenzialità ad essere schedato in Questura. In questa storia buffa che fa ridere di gusto e coinvolge dall'inizio alla fine, si fa squadra per coprirsi a vicenda quando due clienti che intendono uccidere il marito non esitano ad annunciarne i progetto ai loro avvocati, che si trovano perciò in un vespaio di situazioni non proprio piacevoli. Condito di bei brani, a cominciare dal pezzo jazz Take five di Paul Desmond, il lavoro di Micromega fa respirare aria pulita di buon teatro d'intrattenimento in cui la regola della recitazione è il gioco della staffetta recitativa. C'è un personaggio in particolare, poi, che merita di essere sottolineato: si tratta di Francesco Bertolini che interpreta il ragazzo delle pulizie proveniente dall'est, che la sa lunga, ha occhi e orecchie a radar, non la manda a dire a nessuno, è più saggio e pratico degli avvocati e più italiano del più classico degli italiani, anche con le donne. Come in un gioco sulla scacchiera, ogni pedina di questo ben congegnato allestimento, dunque, arriva fare dama e il pubblico, tra cui bambini e ragazzi, ne è stato coinvolto. Risultato: calorosi applausi e svariate chiamate dell'intera «gang» per i saluti finali, fatti prima in stile «fermo immagine» e poi schierati, tutti per mano. Repliche fino al 14 luglio (alle 21.15). Michela Pezzani L'Arena 11/07/2015 |
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